Con l'espressione "stile dei genitori" si intende il modo abituale di rapportarsi ai figli nelle concrete situazioni della vita quotidiana, dal punto di vista del comportamento e della comunicazione.
La maggior parte dei manuali di psicologia sostiene che lo stile preferibile sia quello democratico, presentandolo come una via di mezzo tra lo stile permissivo e quello autoritario.
Secondo la studiosa statunitense Eleanor E. Maccoby, docente della psicologia evolutiva dell'Università di Stanford, i tre stili educativi sono il risultato della combinazione di due variabili: accettazione e controllo. I genitori possono avere un maggiore o minore grado di accettazione dei figli ed essere più o meno impegnati nel controllo della situazione familiare. Pertanto la variabile "accettazione" misura l'affetto, la disponibilità e la considerazione, mentre la variabile "controllo" si riferisce alla direzione e alle regole. I tre tipi di stili sono: democratico, autoritario e permissivo.
1. Il genitore democratico ha livelli alti sia di accettazione che di controllo; si interessa di tutti gli aspetti della vita familiare, prende le decisioni, si assume le responsabilità ma dà anche spazio alle opinioni dei figli. Questo stile richiede una comunicazione circolare aperta e sincera.
2. Il genitore autoritario ha un elevato controllo ma una scarsa accettazione. I genitori hanno poca considerazione per il punto di vista dei figli, prendendo decisioni senza interpellarli e non ammettono eccezioni alle regole. La comunicazione è a senso unico, perchè l'emittente è sempre il genitore mentre i figli ricevono e basta.
3. Il genitore permissivo ha un elevato grado di accettazione dei figli: è affettuoso, protettivo e pieno di attenzioni. Tiene sempre presente il parere del figlio ma cede a tutto, ogni richiesta del figlio è esaudita. Il controllo della situazione è minimo, le regole scarse e incoerenti.
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